Pubblicato in: Romanzo onirico

Il circo arriva inaspettato

Il circo della notte
Erin Morgestern
Fazi Editore, 2021
35f848_9da1e92b8bbc4af285f32b876b5d4b5d~mv2Buongiorno readers!
Voglio essere assolutamente e totalmente sincera. Ho iniziato questo libro e l’ho divorato per i successivi due giorni. Wow! Rimango ancora sorpresa, dopo tanti anni da lettrice accanita, dello straordinario talento di alcuni autori. Talento o qualcuno mi suggerirebbe magia. Eh già perché è incredibile il potere che riescono ad esercitare su noi, poveri lettori, che ci struggiamo mangiucchiandoci le unghie mentre facciamo scorrere gli occhi lungo le pagine o lo schermo dell’e-reader. Alcuni scrittori hanno la capacità di rapirti e di portarti in un altro luogo e in un’altra epoca ed è sensazionale poter essere spettatori del lavoro della loro immaginazione.
E così Erin Morgestern mi ha letteralmente “rapita” e trascinata su e giù in continui flashback lungo un arco temporale che grossomodo spazia dal 1873 al 1902. Mi ha fatto assaporare la fuligginosa Londra vittoriana, l’aristocratica Vienna di fine secolo, la crescente e sempre più attiva New York, il tutto passando per Concord, Massachusetts e infine Monaco. Ho atteso come gli abitanti delle città che il circo apparisse ai limitare della zona abitata o in mezzo alla campagna, con i suoi tendaggi bianchi e neri. Mi sono messa in coda trepidante sotto l’enorme Wunschtraum, l’orologio che con il suo ticchettio piano piano si trasforma raccontandoci storie fantastiche mentre scandisce le ore. Sbigottita ho seguito i protagonisti all’interno del circo per assistere alle esibizioni saltando proprio come uno spettatore da un padiglione all’altro e sperando che la notte non finisse mai. Ho partecipato a fantomatiche Cene di Mezzanotte, frequentato il laboratorio di un eccentrico orologiaio capace di fare magie.
Sopra ogni cosa mi sono innamorata di Celia e Marco e del loro amore, dove mi sembrava di percepire una vaga correlazione con la tragedia shakespiriana. Sono, i due protagonisti, quasi due novelli Romeo e Giulietta che abbandonano la Verona del ‘400 per calarsi in livree e abiti da sera, uniti ma costantemente separati da un’orrenda sfida, in un gioco dove sono solo marionette e il circo non è altro che il terreno della loro battaglia.
La trama è scorrevole, ben costruita, bilanciata, anche se ho avuto la sensazione che sul finale l’autrice volesse accelerare la narrazione, perdendo solo un pizzico della magia creata precedentemente. Quello che mi ha rapita, però, è stata l’atmosfera che la Morgenstern crea in modo davvero sapiente. Se devo essere sincera mi ha ricordato un cartone animato che guardavo da bambina “Il castello errante di Howl” sopratutto per la somiglianza fra il personaggio di Celia e quello del signor Howl che si fanno carico del peso della loro casa e le garantiscono di errare in tutto il mondo, fino a quando le loro forze lo permettono e poi si abbandonano in eterno.
Se non avete ancora letto il libro vi consiglio assolutamente di leggerlo, se siete curiosi potete anche di guardare il cartone animato e magari farmi sapere se avete anche voi assaporato un po’ della somiglianza che mi è sembrato di percepire.
P.S ovviamente in dipendenza dalla penna della Morgenstern ho già comprato il suo secondo libro”Il mare senza stelle” che sarà oggetto del Month Reading per Dicembre.
A bientôt
La bibliotecaria

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